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Archive for luglio 2011

 
Sabato 30 luglio, alle 21.21, al Piccolo Spazio Interculturale di via Caccia 5 a Casale Monferrato, piccola festa “Sciusciate more”, per celebrare questo frutto selvatico che si può trovare un po’ in tutto il mondo. La pianta delle more è considerata infestante, perchè si diffonde rapidamente e nè il taglio nè l’incendio risultano efficaci ad estirparla. Spesso i rovi formano delle barriere impenetrabili. Il frutto è ricco di vitamine A e C ed ha effetti astringenti e lassativi
Sarà colta anche l’occasione per salutare una bella mora, Kristina, volontaria slovena Serydarth da ben quattro mesi, in partenza per rovi lontani.
 
Anche la musica sarà in tema e saranno servite bevande aromatizzate alla mora e sarà possibile anche degustare piatti e dolci alle more. Se qualcuno vuole portare qualcosa da mangiare al sapore di frutto di rovo, è benvenuto.
Abito in tema caldamente raccomandato (va bene qualcosa sul nero o viola scuro).
 
Ma tu chi sei, mora?
 
Ingresso gratuito.

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Nel 1963 una mietitrebbiatrice si comprava con 1000 quintali di riso, oggi ne servono 10000.
Angelo, coltivatore di riso piemontese.

Nico Angiuli, artista di origine barese in residenza alla Fondazione Bevilacqua Lamasa di Venezia, è da qualche settimana ospite nel Monferrato con l’intento di studiare la coltivazione del riso e definire come le principali innovazioni che si sono diffuse in questa coltivazione abbiano modificato la gestualità dei contadini.
La ricerca sul riso si inserisce in un progetto più ampio dal titolo ‘La danza degli attrezzi‘: una ricerca itinerante nata con l’intento di costruire un videoarchivio di gesti dal mondo agricolo e mappare l’evoluzione dei gesti in relazione alla meccanizzazione agricola.
Dal riso al frumento, al sale fino all’ulivo e alla vite.
Il progetto di ricerca sul riso sarà infine presentato nella rassegna Par coii bsogna semna / Chi semina raccoglie (www.parcoii.org)  a cura di Daria Carmi a Frassineto Po.

L’apericena, ad ingresso gratuito, al Piccolo Spazio Intercultare (lunedì 25 luglio dalle 19, in via Caccia 5 a Casale Monferrato
) vuole essere un’occasione per fare il punto sulla ricerca, mostrando alcuni materiali raccolti in queste settimane ma anche un’occasione per raccogliere la disponibilità di quanti vogliano partecipare alle riprese in cui mimare le varie fasi della coltivazione del riso, dalle tecniche più antiche a quelle contemporanee, dalla monda al diserbo, dall’arginatura all’essiccazione a riciclo d’aria. Luogo scelto per le riprese è l’auditorium di Frassineto Po dal mercoledì  27 luglio al venerdi 29.

Nico Angiuli e Khalifa Elarousy prepareranno e offriranno agli ospiti alcuni spuntini in chiave mediterranea, dalla Puglia a nuoto verso il Marocco.

Per i curiosi la prima sequenza gestuale del frumento, sviluppata in Veneto qualche mese.
http://vimeo.com/16589074 

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https://serydarth.wordpress.com/wp-content/uploads/2011/07/ti-mas-krompir.jpg

https://serydarth.wordpress.com/wp-content/uploads/2011/05/kristina.jpgMartedì 19 luglio 2011, alle ore 20, presso il Piccolo Spazio Interculturale di via Caccia 5, per il ciclo di “Cene del Mondo“, si potrà degustare una cena Slovena vegetariana, preparata da Kristina Debenjak, volontaria dell’Associazione Serydarth a Casale Monferrato da quattro mesi.

“Ti maš krompir!“, il titolo della cena che significa “Tu hai patata!”. Una frase che appare senza senso in italiano, ma che invece in sloveno è utilizzata per denotare qualcuno che ha fortuna (un po’ forse come in italiano viene usato il fondoschiena)… Ed è un detto che deriva dai tempi del regno Austro-ungarico, quando Maria Teresa comandò di piantare patate come soluzione per la fame. I contadini però pensavano che fossero velenose e allora per prottegere gli orti Maria Teresa ci mise a difesa dei soldati armati. Soldati quindi fortunati, che invece di essere sul campo di battaglia a rischiare la vita, dovevano sorvegliare le patate!

https://i0.wp.com/www.kulinarika.net/slikerecepti/11753.jpgLa cena, con sottofondo di musica slovena sarà così composta:

  • Župa podžgana – Zuppa bruciata con pane grattugiato e uova
  • Ajdova kaša z gobami in kislo smetano – Grano saraceno con funghi e panna acida
  • Redič s fižolom in krompirjem – Radicchio con fagioli e patate
  • Češpljevi cmoki – Gnocchi dolci con prugne e cannella
  • Pane e vino
http://casaleattiva.files.wordpress.com/2011/07/dsc_0475.jpg?w=300Il grano saraceno, molto utilizzato in Slovenia ed è originario della Cina, dove è utilizzato per
produrre pane, e venne poi introdotto nell’europa dell’est, dove viene utilizzato per preparare il porridge o per accompagnare secondi piatti, al posto del riso. A dispetto del nome, questo alimento non ha nulla a che vedere con il
grano e non è un cereali. Appartiene infatti alla famiglia delle poligonacee.
Il grano saraceno è una buona fonte di fibre e di minerali, soprattutto manganese e magnesio. Ha un indice di sazietà abbastanza elevato, caratteristica comune a tutti i cereali in chicchi. È privo di glutine, quindi è adatto per i soggetti celiaci.
Per partecipare alla serata è necessario prenotarsi al 342.1338397 o scrivendo a serydarth@yahoo.it entro e non oltre lunedì 18 luglio. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo di sottoscrizione di 12€

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Sabato 16 luglio torna l’appuntamento con le “Colazioni d’Italia“, prima della pausa estiva di agosto. Con alcuni prodotti del mercatino biologico de “Il Paniere” che si solgerà in conttemporanea in Piazza Mazzini, sarà servita presso il Piccolo Spazio Interculturale di Via Caccia 5 a Casale Monferrato, dalle 9 alle 14, la “Colazione Friulana“.
Prosegue così il viaggio nel vicino est. Dopo la colazione slovena (per le “Colazioni del mondo”), trentina e veneta, ora è la volta della regione più ad est del nord Italia, e a seguire una cena slovena (per le “Cene del mondo”) di cui seguirà comunicazione.
 
La colazione sarà preparata da Kristina Debenjak, che non è proprio friulana, ma abita ad un tiro di schioppo dal confine. Lei infatti è slovena, ma di Nova Gorica, la città che era attaccata e divisa da Gorizia.
Con sottofondo di musica del Friuli Venezia Giulia, la colazione sarà così composta:
  • Zuf de Cjargne (Zuppa di zucca della Carnia)
  • Tiramisù
  • Caffè o te
Zuf in friulano ha il significato di miscuglio. Nella cucina pordenonese assume il nome di Mesta o mesta furlane; Pastarei o Pestarei nella bassa friulana e in veneto. La differenza con quest’ultimi, degustati nella precedente colazione veneta è l’aggiunta della zucca e del burro.
 
Ne diamo la descrizione nel dialetto:

“Il zuf al è un plat furlan che une volte si mangjave spes, soredut intes matinis di unvier. Al è fat cu la polente cjalde, cun parsore dal lat frêt. Vuê al è simpri plui râr; di un par di agns tal paîs di Tapoian ai 5 di Zenâr si fâs la Sagre dal Zuf, dulà che ducj a puedin cercjâ chest plat di une volte”.

(il Zuf è un piatto friulano che una volta si mangiava spesso, soprattutto nelle mattine d’inverno. E’ fatto con la polenta calda con sopra del latte freddo. Ora è sempre più raro; da qualche anno a Tapoiano il 5 Gennaio c’è la sagra del Zuf dove tutti possono assaggiare questo piatto di un tempo)

Il tiramisù invece è conosciuto da tutti, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Pochi sanno però che l’origine di questo dolce è friulano. Pare proprio che il primo esemplare venne creato a Tolmezzo, nel 1951 da Norma Pielli (classe 1917) e a dargli il nome fu il marito Beppino “questo è un dolce che tira su disse Beppino” – ricorda Norma – “chiamiamolo tiramisu”.
 
Per partecipare alla colazione, dalle 9 alle 14 di sabato 16 luglio, non è necessario prenotare. Il contributo di sottoscrizione richiesto è di 4 euro.
Per informazioni: serydarth@yahoo.it 342.1338397
 
Si ringraziano, per alcune informazioni, le pagine www.tolmezzo.wordpress.com e www.portaledelleosterie.it

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